Sono ovunque.
Come funghi dopo una notte di pioggia.
È il primo sole ad attirarle, e la natura delle cose.
Come se potessero andare in letargo d'inverno, e uscire dai loro nascondigli solo al sopraggiungere della primavera.
Sono ovunque, ma non ti badano.
Non hanno nulla a che fare con te, ma ti ricordano qualcosa.
Ti feriscono.
Mosche sul letame.
E non puoi essere come loro.
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Bella poesia, nonostante tutto :) Wassup?
RispondiEliminaAggiungo una dedica: http://www.youtube.com/watch?v=kMJDiUf0KSQ&feature=related
RispondiElimina:)
niente di così apocalittico, almeno in relazione al post (secondo me se chiedi a rum magari potrebbe intuire l'argomento)
RispondiEliminahai visto che sei stato riconosciuto più sotto? http://ulblogdalpepp.blogspot.com/2011/02/arte-scolastica-xii-marco-sorride.html